GIRLS IN HAWAII + LE CONSEGUENZE

È da tantissimo che non aggiorno il blog. L’ultimo articolo è di quasi 3 anni fa e, nonostante il tempo definisca inequivocabilmente se una cosa sia ancora attiva oppure no, ho sempre pensato che questo progetto meritasse una conclusione ufficiale.

In questi anni ho scritto, senza curarmi delle false accuse di scarsa sintesi, dei frammenti che mi hanno emozionato, molti dei quali sono le molecole musicali che mi definiscono, in cui io ritrovo sempre me stesso, ogni volta che li ascolto.

Gli ultimi a far parte di questa categoria sono i Girls in Hawaii, una band belga –  assurdamente non raccolgono grandi consensi qui da noi – che qualche anno fa mi ha incantato.
Da allora (qui il post della scoperta) non li ho più lasciati, anzi la loro musica mi ha così coinvolto che dopo anni sono tornato a suonare in una band, LE CONSEGUENZE, che propone appunto la loro musica.

Lo spunto per chiudere in bellezza e pubblicare un ultimo articolo arriva da un fatto incredibile e imprevedibile di pochi giorni fa; il 18 aprile, in una delle poche date riservate al nostro paese, i Girls hanno suonato al Locomotiv di Bologna. Naturalmente io c’ero e con me anche il batterista della nostra band.

Eravamo già soddisfatti per avere sfruttato l’occasione di un selfie con uno di loro ma a volte ci si accontenta di così poco!! Fortuna per noi, il meglio doveva ancora venire.
Verso la fine concerto l’annuncio:  hanno saputo che in sala ci sono i membri di una cover band italiana dei Girls in Hawaii. Qualche millisecondo e scopriamo di essere noi – non ci voleva molto – balbettiamo i nostri nomi e ci invitano sullo stage a suonare un pezzo con loro, non importa quale, decidiamo noi.

Ancora increduli e cercando di mascherare il forte senso di vertigine, saliamo sul palco, e iniziano 5 minuti di adrenalina ed emozioni di tutti i tipi: in due parole, la felicità.
E che dire dell’entusiasmo della band per il curioso fuori programma? Sorrisi a non finire, una festa tra amici. Che belle persone.

Vi lascio alla video-testimonianza di LE CONSEGUENZE che suonano con i Girls In Hawaii, ma prima di ciò, il commiato: GRAZIE!!
A tutti voi che negli anni avete seguito i nostri frammenti e gli immancabili battibecchi di condominio e soprattutto a Valeria e Johnson Greevax che hanno condiviso la misurata follia di questo progetto, un po’ serio e molto no, ma pieno di cuore e di musica.

Il cerchio è chiuso, è tempo di disegnarne un altro. 🙂

LE CONSEGUENZE + GIRLS IN HAWAII live
cons

A-HA | Under The Make-up

a-ha-CastInSteelNorvegia. Fiordi. Più notte che giorno. Freddo. Tanto freddo. Eppure gli a-ha si sono sciolti lo stesso.

Era il 2009. Pochi mesi dopo la pubblicazione di ‘Foot of the mountain’ la notizia fu ufficiale e nelle interviste ai tre, spesso separate, si leggeva tra le righe che la fine del gruppo non fu decisione unanime e che a Paul Waaktaar, che suonava il campanello degli a-ha con una borsa di canzoni per il nuovo album, un bel giorno non aprì nessuno. Continua a leggere

THE HANDSOME FAMILY | Far From Any Road

true-detectiveTrue Detective l’ho visto e mi è piaciuto, ma non più di abbastanza.

Più che un telefilm è un filmone bello cicciotto, curato e così credibile che a fine di ogni puntata è impossibile non sentirsi polverosi, tristi e miserevoli come l’ambiente, le vite e il caso a cui stanno lavorando i due protagonisti…..ma preferisco The Good Wife che di cui tutti dicono un gran bene, ma che di premi ne vede pochi. Continua a leggere

CHIARA GALIAZZO | Un Giorno Di Sole

chiaraSai papà, mi piace questo ritornello….

Duemiladodici.
Ogni esibizione di Chiara a X Factor mi lasciava senza parole, tante erano la grazia, la naturalezza e lo stile raffinato delle sue interpretazioni. Aspettative altissime, quindi, sulle future prove di questa ragazza timida, che, partita la canzone, ogni volta si trasformava nel suo esatto contrario per poco più di tre minuti. Continua a leggere

GIRLS IN HAWAII | From Where Come Your Tears

girlsQuesta canzone non è ancora uscita e solo per caso – pare sia un mistero, il sito ufficiale della band non ne parla – sono venuto a conoscenza  di Refuge, l’imminente (4 luglio) EP di inediti dei Girls. Continua a leggere

ERA UN POST INVISIBILE?

000193Ma come?
Dopo mesi di silenzio finalmente pubblico e cosa succede? Per un motivo che non so spiegare il mio post non esce in nessuna ricerca per TAG. Sparito, nascosto, rapito, trafugato; pur controllando mille volte, non c’era traccia.
Dilaniato dal dubbio che la MERAVIGLIOSA MUSICA dei Girls in Hawaii possa sfuggire ai più (come finora è stato), cercherò ancora di salvarvi dalla deriva musicale. Continua a leggere

GIRLS IN HAWAII | Bees And Butterflies

000193Eccola, finalmente, la mia ‘big thing’ personale.
I nuovi sacerdoti, come li ha definiti Valeria, sono la prova della mia monotematicità musicale degli ultimi 5 mesi.

Grandi sorprese, deragliamenti musicali? Beh, il post precedente era un tentativo di spiazzare chi (del condominio) si aspetta dai miei ‘carichi pesanti’ il solito mood malinconico.

Ma, ahimè, le Api e farfalle cattive sono solo una prima versione di “Bees and Butterflies” (che a me piace comunque molto) surclassata in bellezza dalla versione acustica ufficiale con gli occhi bassi e il solito mood…abbattuto dei miei frammenti.

Non immalinconitevi! L’importante è che, di qualunque opinione siate, non perdiate il milligrammo dell’interesse che vi ha portato qui e che proseguiate nel leggere la Santa Messa.

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ELLIOT SMITH | Needle in the Hay + NEGRITA | Provo a difendermi

Elliot SmithL’ANTEFATTO
L’antefatto è che, dopo il mio ultimo post in luglio 2013, sono stata alternativamente felice o concentrata ad esserlo (o convinta di esserlo), e questa cosa, detonatore di tanti altri impegni imprevisti, mi ha tenuta lontana da tutto o quasi,  blog compreso. Finalmente (?!?) il mio umore è cambiato, e non sono più l’insopportabile lieta donna che ero, per cui  è arrivato anche il momento di pubblicare il frammento di questa canzone che mi è sempre piaciuta ma che, inutile raccontarsi bugie, non è per tutti i momenti.
CHI
La canta Elliot Smith, pseudonimo di Steven Paul Smith; qualcuno forse lo ricorderà per la nomination all’Oscar per la migliore canzone originale in Will Hunting – Genio ribelle. Se vi dirò che è morto a 34 anni, forse suicida (particolari macabri sull’evento) ma comunque fortemente depresso, penso che non occorrerà aggiungere molto altro. Non per me perlomeno. Anyway, notizie a bizzeffe “wherewhere you want” come canta anche lui nel brano (mi sembra).
CHE COSA
Questa canzone , forse l’unica di Elliot Smith che io conosca (la mia solita cultura superficiale nonché a macchia di leopardo spelacchiato) l’ho ascoltata inserita nella colonna sonora del film The Royal Tenembaums, in una scena talmente suggestiva (altri aggettivi potrebbero essere parimenti usati) da non aver mai abbandonato la mia memoria. Il video che propone la versione (quasi) intera è tratto proprio da questo insolito e bel film di Wes Anderson. Ci sono scene filmiche indissolubilmente legate alla musica che le accompagna (dai film di Tarantino se ne possono trarre esempi a bizzeffe),  per me questa scena è una di quelle.

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